Nella seconda tornata del Social Media Week Interact ha partecipato al dibattito "Parole digitali: la rivoluzione e-Publishing" sull'evoluzione del mercato del libro e la rivoluzione nell'editoria digitale mondiale.
Durante l'incontro si è passati da una prima fase analitica del settore dell' e-Publishing e dell' editoria digitale (con cenni sul diritto di copyright e i problemi derivanti dalla diffusione dei contenuti), a una possibile soluzione sulla quale ci si sta muovendo, fino a definire i trend futuri di questa nuova rivoluzione tecnologica..
Lo stato dell'arte dell'editoria digitale in Italia
- Un trend in crescita della diffusione dell' iPad e ebook come strumenti per la lettura mobile dei testi in formato digitale e del mercato delle applicazioni e del design dell'interfaccia utente;
- La possibilità di contabilizzare costi marginali bassi per quanto riguarda la duplicazione dei file;
- I problemi dell' e-publishing connessi alla diffusione dei micro pagamenti in Italia;
- La difficoltà alla diffusione di un open access a causa delle forme di restrizione:
- DRM (Adobe per esempio) uno standard de facto imposto per la protezione dei contenuti;
- Download Attemp;
- Streaming del contenuto on-line.
1. Perchè l'ebook e il testo digitale non riescano a decollare pur essendo cento volte più convenienti e semplici a livello di fruizione?
In Italia, come per qualsiasi altro strumento che non sia un cellulare, la tecnologia ha difficoltà a penetrare il mercato, e tanto più se si tratta di un prodotto, che ha accompagnato la vita di ognuno di noi con quell'odore e colore inconfondibile come il libro.
Su un territorio in cui solo il 10% della popolazione alfabeta sia entrata in una biblioteca pubblica per sfogliare un libro rispetto al 69% di quella americana, e tenendo presente che in altre realtà come Francia, Germania e Inghilterra rispettivamente si scaricano circa 50.000, 100.000 e 500.000 file digitali l'anno si può dedurre come la fetta di mercato sia ancora in fase di take-off.
Bisogna inoltre considerare la diffidenza delle grandi case editrici, che non si accollano il rischio di un investimento che pur avendo una previsione positiva per quanto riguarda la crescita del mercato potenziale dell'e-publishing ha incerta la durata del periodo utile per raggiungere la critical mass di penetrazione del mercato.
2. Le possibili soluzioni al problema
Per ovviare al problema della lenta diffusione del device alcune grandi case editrici stanno pensando a una vendita a bundle dell'ebook con i tradizionali libri in modo da coinvolgere anche i più diffidenti.
Una seconda strategia sarebbe quella della possibilità di fruizione dei contenuti editoriali pacchettizzati e precisamente on-demand, come per esempio un singolo articolo per un quotidiano, un capitolo invece che un intero libro, tutto questo attraverso il micropagamento; cioè la possibilità di pagare pochi centesimi per ottenere una parte di un tutto a cui si è realmente interessati e per il quale si è disposti a pagare.
Intanto il mercato dell'editoria si sta muovendo verso l'abolizione delle limitazioni proponendo delle alternative quali:
- Social DRM: senza protezione sul file ma la possibilità di tracciare chi usufruisce dei file digitali
- DRM free: completa assenza di DRM
3. Previsioni future
Il futuro mostra un'utente sempre più esigente, che ha poco tempo ed è svogliato, non vuole perdere più di 30 secondi nella ricerca delle informazioni e altrettanti nella lettura (praticamente una fermata di metro).
Quindi è ipotizzabile che l' e-publishing si spinga verso una diffusione multipiattaforma per la fruizione dei contenuti digitali on-demand, versando un piccolo contributo (si parla proprio di centesimi), ma utilizzando non più di due click a livello operativo, spingendosi in tal modo verso un'editoria digitale specializzata e sociale come il social learning nell'editoria scolastica dove il maestro può incontrare il discente su un'unica piattaforma condivisa.