Interact ha preso parte con il Chief Technical Officer Stefano Guglielmetti al CMS Expo 2011, la fiera mondiale dedicata ai CMS, ossia i Content Management System per la gestione dei contenuti.
Interact ha ritenuto molto utile partecipare al'evento per capire in quale direzione i principali software Open Source si stanno muovendo per delineare la strategia di sviluppo evolutivo del CMS Xmanager sviluppato in casa.
All'evento, le principali chiavi di successo di un buon CMS emerse sono tre, e sono così importanti da aver affiancato all'acronimo CMS Content Management System la versione "Cloud, Mobile e Social". Uno dei keynote principali aveva come titolo "go mobile or go death".
I principali CMS presenti al CMS Expo erano quelli di Drupal, Joomla, Typo3, Silverstripe, Umbraco e DotNetNuke.
I primi quattro sono in PHP, mentre gli altri due sono scritti in .NET. Microsoft era presente all'Expo, e che sta spingendo molto sul mondo dell'open source, tanto che DotNetNuke è diventato in soli 2 anni uno dei CMS più importanti della scena, con Microsoft che gli da supporto costante sia in termini di consulenza tecnica e sviluppo, ma soprattutto in termini commerciali, pilotando la sua enorme base di clienti verso DNN. Microsoft ha anche un team dedicato al supporto delle applicazioni PHP sulla sua piattaforma, e ha fatto notevoli progressi in questa direzione. Ne consegue che l'indipendenza dalla piattaforma è un enorme punto a favore dei CMS che hanno questa possibilità.
Nonostante i numeri relativi a questi CMS siano impressionanti (si parla di centinaia di migliaia di siti, decine di migliaia di web agency, migliaia di clienti commerciali), il dato più interessante è che il 74.9% dei "top million sites" usa soluzioni proprietarie o non usa affatto un CMS. il che significa che c'è molto spazione epr tutti glio operatori in questo mercato. Gli operatori hanno stimato che i parametri chiave "social, mobile e cloud" rimarranno dominanti nel mercato almeno per altri 18 mesi.
Un po' di curiosità sui CMS presentati:
- Drupal - ormai orientato all'enterprise, grandi intranet, grandi corporate, fa della flessibilità e costante innovazione i suoi punti di forza. Resta comunque un software creato dagli sviluppatori e fortemente orientato agli sviluppatori, ovvero per costruire un sito sono richieste buone capacità tecniche di sviluppo su PHP, HTML, Javascript e CSS. Ha comunque un ottimo supporto per le funzioni sociali e un ampio catalogo di plugin. Per semplificare il deploy di Drupal e i problemi di configurazione iniziale è recentemente nato il progetto di pacchettizazione Drupal Commons.
- Joomla - rispetto a Drupal pone molto più il focus sulla semplicità di utilizzo, ma comunque, nonostante abbia più di 500.000 membri nella sua comunità, è meno affermato di Drupal. Joomla è orientato ai mercati dello small business, government, educational e student, è incentrato sugli utenti e non richiede capacità di sviluppatore per essere utilizzato. Sta comunque recuperando il gap di funzionalità rispetto a Drupal, verrà infatti integrata a breve (versione 1.6, che uscirà quest'estate) la logica di gestione granulare dei permessi.
- Silverstripe - è ormai al suo quinto anno di sviluppo, è sempre in PHP, ha come punti di forza la semplicità di installazione, l'eleganza del codice e della UI, e ha delle prestazioni decisamente impressionanti.
- Dotnetnuke - è un CMS open source, ma su piattaforma microsoft ed è scritto in .NET. A differenza della maggior parte degli altri CMS che hanno licenza GPL, ha licenza FreeBSD, che lascia più spazio alle manipolazioni (il software può essere modificato e rivenduto in forma modificata). Nonostante questo hanno più di 1200 clienti commerciali che pagano per il supporto, grazie alla fortissima spinta commerciale da parte di Microsoft, che cerca attraverso DNN di conquistare la sua fetta nel mercato dell'open source, soprattutto nel mondo enterprise e government dove le piattaforme microsoft sono molto diffuse, e dove feature come l' interoperabilità con sharepoint fanno la vera differenza. DotNetNuke non è solo un CMS ma anche un web framework, e fa di estendibilità e flessibilità i suoi punti di forza. Grazie a queste capacità è nato un marketplace sul web per le estensioni commerciali, che rende ancora più forte il loro business model. DotNetNuke ha avuto una crescita del 400% degli utilizzatori solo nell'ultimo anno e tra tutti i CMS è quello che sta crescendo più rapidamente, grazie anche alla semplicità di upgrade e la backward compatibility anche tra le major version, in pieno allineamento con la politica degli aggiornamenti dei vari sistemi operativi microsoft. La riduzione dei costi di manutenzione della piattaforma è una key feature per un CMS di successo. DotNetNuke si presenta ancora carente sui fronte cloud, social e mobile, ma entro quest'estate uscirà la nuova versione (6.0) che andrà in questa direzione.
- Umbraco: nonostante offra tre tipi diversi di "sito base" a seguito dell'installazione (che è di una semplicità sconvolgente grazie all'utilizzo di microsoft web matrix, l'application store online di microsoft) lascia tutto nelle mani dello sviluppatore: i siti base sono solo a scopo esemplificativo. È più una piattaforma che un CMS, e lascia un enorme spazio alla personalizzazione sia del back end che del front end; la possibilità di controllare tutto è quindi il principale punto di forza. Nonostante questo è un sistema estremamente user friendly anche se richiede delle discrete capacità di sviluppo in .NET, HTML, Js e CSS. Quest'estate esce la nuova versione di Umbraco (5.0)
- Typo3: questo CMS rappresenta un po' un'anomalia dal punto di vista dell'organizzazione della comunità, perchè è l'unico a non avere una società dietro ma solo un'associazione spontanea di persone da tutto il mondo. Nonostante questo è un CMS incredibilmente maturo e potente, estremamente orientato al mondo dell'entreprise, simile per certi versi a Xmanager non tanto come logica di utilizzo ma come finalità e varietà di problemi che affronta e risolve: dall'importazione dei dati da piattaforme esterne, alla pubblicazione, al caching, al load balancing e clustering. Il suo business model è basato su donazioni, partecipazione ad eventi come appunto il CMSX, e soprattutto consulenze nell'integrazione e nel deployment. Typo3 infatti, è fortemente orientato all'integrazione con sistemi esterni.
- Wordpress: sebbene non fosse presente nessun core developer di wordpress, e sebbene Wordpress non sia propriamente un CMS, ovviamente è stato largamente citato perché tutta la long tail è fortemente influenzata da wp, che è di fatto il CMS più largamente diffuso per i siti di piccolo taglio. Wordpress è spesso il primo passaggio da un sito fatto a mano verso un sito strutturato, ed è di fatto un filtro, perché poi tutti i siti che hanno successo tendono a migrare verso CMS più complessi. Umbraco offre un assistente per la migrazione da WP, e fornire strumenti per la migrazione automatica dei contenuti da Wordpress è un enorme punto a favore per la scelta di un CMS.
Uno degli aspetti più interessanti emersi al CMSX è che nel mondo dei CMS open source, non c'è affatto concorrenza. Tutti i core team si scambiavano pareri, opinioni e consigli. Del resto, anche se i vari team non si parlano direttamente, una volta nel mondo open source, si parlano attraverso i feedback degli utilizzatori, perché tipicamente chi scarica un CMS per provarlo o per contribuire al suo sviluppo, ha già scaricato e provato altri CMS.
Questo in parte è dovuto al mood generale che regna nel mondo Open Source, ma anche al fatto che in questo mercato c'è ancora tantissimo spazio per tutti, e che ogni CMS ha le sue specificità e trova collocazione in un settore preciso. Non è escluso, infatti, che in grosse organizzazioni o nella pubblica amministrazione si vada verso soluzioni composte da più CMS.
Una cosa importante che è emersa al CMSX è che attualmente non esistono Video CMS, ovvero CMS dove l'unità fondamentale del contenuto è il video e non un documento testuale, cosa che invece mette in luce la flessibilità di Xmanager nella gestione di diversi contenuti e canali multimediali.